Molto più di un semplice gioco per bambini. Il tubo in schiuma galleggiante, complice l’allenamento della Nazionale di calcio campione d’Europa immortalato anche su Instagram, sta diventando uno strumento di remise en forme molto in voga per l’estate. Leggero, economico, poco ingombrante, adatto al mare, al lago o alla piscina: l’ultima tendenza è utilizzare più di un tubo in contemporanea, per una maggiore gamma di esercizi tonificanti o posture decontratturanti. Chiamato anche “noodle”, un tubo standard è lungo 160 centimetri e ha un diametro di 6,5 centimetri. Ideale per accompagnare a suon di musica varie sequenze di aquagym, il noodle rende agevoli gli esercizi per la tonificazione di braccia e gambe, poiché aiuta a galleggiare mentre il corpo è impegnato in movimenti specifici. Può essere molto utile per imparare a restare a galla e a nuotare, ed è sempre più utilizzato nella riabilitazione motoria.
L’EQUILIBRIO
Specialmente per le donne, «allenarsi con il tubo in acqua non è solo benefico per il riscaldamento muscolare, ma è divertente e rilassante dal punto di vista sia emotivo sia psichico – spiega la psicoterapeuta Irene Bozzi – Aiuta a mantenere l’equilibrio a galla, ad abbandonarsi, ad ascoltarsi, facendoci ritornare con dolcezza alla sensazione di essere accolte nel grembo materno. Proprio per questo allontana i timori e le paure che alcune persone possono avere nel contatto con l’acqua; paure a volte ancestrali, a volte dovute a traumi passati, che così possono essere riconosciute e a volte perfino superate». Il tubo galleggiante può essere un’ottima soluzione per prendere la tintarella in acqua, se non resistete troppo ferme al sole sulla terraferma: basta avere due noodle a disposizione, metterne uno sotto la nuca e uno sotto le ginocchia e lasciarsi cullare dal lieve moto delle onde; questo è anche un sistema perfetto per rilassarsi dopo una nuotata. Il tubo, senza un’eccessiva fatica, è un allenamento completo perché permette di lavorare i muscoli degli arti, attivando e stabilizzando, quindi tonificando, il tronco (addome, obliqui, dorsali, glutei) e gli arti superiori e inferiori, comprese le spalle. I benefici di questo semplice strumento di fitness acquatico coinvolgono inoltre il sistema cardiocircolatorio, poiché la circolazione venosa ne trae giovamento: l’idromassaggio creato dai movimenti in armonia con la pressione dell’acqua, infatti, stimola il ritorno del sangue verso il cuore. Il tubo può essere adatto anche a chi non pratica solitamente fitness e a chi è un po’ più avanti negli anni, perché si coniuga bene con esercizi “dolci” e fluidi che evitano il rischio di traumi muscolari o alle articolazioni. La minore forza di gravità in acqua fa sì che il peso del nostro corpo sia ridotto fino al 90%, a seconda del livello di profondità in cui ci si allena. È per questo che il tubo si classifica fra i nuovi trend dell’estate per tenersi in forma. L’ideale sarebbe fare almeno mezz’ora di esercizi, 2 o 3 volte a settimana, per snellire il girovita, tonificare le gambe e usufruire del massaggio che solo l’acqua combinata al movimento ci può regalare. Le sequenze con i noodle possono contribuire a contrastare la cellulite e a incrementare l‘elasticità della pelle, e sono adatte a chi soffre di mal di schiena o contratture nella zona del collo, dovute a posture errate. L’ideale è allenarsi con un livello di profondità dell’acqua che arrivi sotto le ascelle, in modo da poter utilizzare il tubo, restando in piedi, anche per esercizi che coinvolgono le braccia fuori dall’acqua e che rafforzano, per esempio, zona dorsale e spalle. In questo caso il tubo, impugnato quasi alle estremità, è ottimo per una pratica soft di riassetto posturale.
Come tonificare gli addominali
Il tubo galleggiante si presta a molteplici forme di fitness acquatico. Se lo fate passare sotto le ascelle e dietro alla schiena potete, per esempio, staccare le gambe dal fondo e distenderle in avanti, aprendole e chiudendole per 3 serie da 10 o 15 ripetizioni, tenendo gli addominali contratti: combatte il gonfiore e tonifica i muscoli dell’addome. Se volete lavorare sulle gambe, e scolpirne la muscolatura contribuendo alla mobilità articolare, mettetevi “a cavallo” del tubo in una zona dove non toccate e pedalate in acqua. Potete pedalare per 5 minuti, intervallati da una pausa di 5 respiri profondi, per 2 serie. Potete poi sedervi sul tubo come su un’altalena e allenare la parte superiore del busto facendo leva sulla resistenza dell’acqua: piegate le braccia ad angolo retto, apritele e chiudetele verso il petto; in questo modo (10 aperture e chiusure per 3 serie) rafforzerete i pettorali. Se invece posizionate un tubo sotto la nuca (con le braccia distese sul tubo stesso) e uno sotto le ginocchia potrete, con la forza dell’addome, contrarre le gambe verso il petto e poi rilasciarle in avanti per 15 volte: è tonificante.