Sguardo vellutato e una femminilità non ostentata che la rende ancora più carismatica. Sono solo alcuni dei punti di forza di Greta Scarano, l’attrice romana, 35enne, che negli ultimi anni si è imposta nel panorama televisivo e cinematografico italiano.
L’abbiamo vista in serie di successo come “Romanzo Criminale – La serie”, “Squadra antimafia–Palermo Oggi”, “In treatment”, ma anche in film come “Senza Nessuna pietà”, “Suburra”, e “Smetto quando voglio–Ad honorem”. Lo scorso anno è stata protagonista della scena televisiva per aver fatto capitolare – prima in assoluto – il commissario Montalbano, durante l’ultima puntata, e poi per aver interpretato una frizzante e determinata Ilary Blasi, moglie di Francesco Totti, in “Speravo de morì prima”. Una bellezza la sua decisamente raffinata, esaltata da capi easy, al limite dell’androgino, sia sui red carpet che nel tempo libero, frutto di una nuova consapevolezza, che ha come fulcro, lei dice, la sostenibilità.
Greta, qual è il suo rapporto con la moda?
«Per me la moda è sempre più uno strumento di comunicazione per esprimere l’esigenza di un’economia consapevole e sostenibile. Guido un’auto full electric di Volvo, supporto enti che operano nel settore del green, credo nell’impegno sociale e, di conseguenza, anche nella moda privilegio di chi basa il suo percorso sui valori della consapevolezza ambientale. Mi impegno personalmente con Canada Goose, ad esempio, che ha un progetto pluriennale, denominato “Humanature”, di salvaguardia dell’ambiente e dell’abbattimento della CO2 e sostiene un’associazione che si prende cura degli Orsi Polari e sensibilizza di conseguenza le persone sui danni del global warming».
Quando apre il suo armadio cosa vede: ordine o caos?
«Ho provato a “Marikondare” (dal nome di Marie Kondo, scrittrice giapponese che predica l’arte di svuotare il guardaroba, eliminando il superfluo e tenendo ciò che dà gioia, ndr) il mio armadio, con risultati che non tarderei a definire altalenanti (ride)».
Si è mai regalata momenti di shopping sfrenato, cosa ha comprato?
«In realtà non sono proprio il tipo da shopping sfrenato, spesso non provo neanche la taglia e non è una scelta saggia, lo so».
Qual è il suo stile?
«Semplice, che mi faccia sentire me stessa, senza costrizioni dettati dal trend. Vesto italiano e comunque local. Mi piace viaggiare e vivere la natura, sono una sportiva e voglio che quello che indosso mi faccia sentire a mio agio anche quando cammino per ore in giro per Roma, ascoltando musica. E poi amo andare oltre il genere, uso spessissimo le giacche over. Recentemente al Festival di Venezia ho indossato un completo Dolce & Gabbana in cui mi sentivo molto femminile, nonostante il taglio fosse decisamente maschile».
Ha un indumento a cui non rinuncia mai e uno che non indosserebbe per nessuna ragione al mondo?
«Giacche over come se piovesse, vorrei poterle usare anche quando a Roma fanno 40 gradi. Ci posso nascondere dentro tutte le mie malinconie. E dopo un’adolescenza passata coi pantaloni a vita bassa, il mio nemico numero uno sono diventati proprio loro».
Ha un porta fortuna?
«Ho un cappello di lana verde che mi ha regalato la mia amica Chelsea quando ho vissuto un anno in America a 17 anni come exchange student. Non me ne sono mai separata».
C’è qualche accessorio o capo a cui è legata?
«Sono legatissima a un anellino che era di mia nonna, lo metto e mi ricordo le sue mani».
Quale sarà il suo prossimo acquisto fashion?
«Un boots invernale per fare trekking nella neve, sperando che arrivi presto il freddo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nell'armadio
1. Il jeans è stretch e compostabile
«Amo i jeans, e le camicie denim soprattutto da quando ho scoperto Two Women Two Men e Candiani, che ha brevettato Coreva, il primo stretch jeans compostabile (il che non significa che se si bagna si scioglie eh!)», racconta Greta Scarano.
2. Lo zaino è di Premiata, in materiali di riciclo
«Guardo alla circolarità della moda, che mescolo alla praticità. In città mai senza zaino. Il mio preferito è quello di Premiata, prodotto con materiali di riciclo, Nylon sostenibile e vera pelle», dice Greta.
3. Le sneakers "nascono" dalle mele
«Indosso i tacchi solo se strettamente necessari, altrimenti solo sneakers, meglio se eco, come quelle di Moaconcept realizzate in un materiale sostenibile ottenuto dalla lavorazione delle mele».
4. Il blazer è strutturato e dal taglio maschile
Taglio maschile, strutturata e foderata con un grintoso animalier. La giacca è un must have dell’attrice romana, da sfoggiare nel tempo libero come sui red carpet. Di Dolce & Gabbana quello indossato al Festival di Venezia.