Ha scritto un film, con il collega Furio Andreotti e Paola Cortellesi, che è entrato nella storia. Per l’incredibile gradimento ricevuto e perché – in uno dei periodi di più grande disaffezione degli italiani al voto – ha avuto il coraggio di partire proprio da una storica chiamata alle urne, quella del 2 giugno 1946, per raccontare una vicenda di libertà, partecipazione e liberazione femminile. Lei è Giulia Calenda, figlia e sorella d’arte (mamma è la regista Cristina Comencini, il…
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