Da Diabolik a Lucrezia, le fumettiste lasciano il segno

Determinate, fantasiose, pronte a farsi strada in un mondo in passato – e in parte ancora oggi – prevalentemente al maschile. Sono tante le donne che hanno lasciato e stanno lasciando, letteralmente, il “segno” nella storia del fumetto italiano e non solo. Così, Tea Bertasi Bonelli, classe 1911, che, al termine della seconda guerra mondiale, per vicissitudini personali e familiari, si ritrovò a improvvisarsi editrice di fumetti. Intuito, cura e “mano” le consentirono di far crescere la casa…
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