Salta che ti passa, Larissa.
Tra un 2022 da dimenticare e un 2024 che, se tutto va come deve andare, porterà in dote il primo trampolino per tentare di volare sull’oro olimpico mancato da mamma Fiona May. Ecco: ma se l’ambizione è volare su quel gradino del podio – e non c’è dubbio che sia proprio quella – Larissa Iapichino deve cominciare a farsi temere e rispettare dalle avversarie. Lei, che festeggerà i 21 anni in estate, giovanissimo e cristallino talento del salto in lungo, in missione contro montagne di muscoli elastici che volano su quei metri di sabbia. La cura di papà Gianni Iapichino, dopo l’infortunio che le ha tolto i Giochi di Tokyo, ha dato frutti più che altro dal punto di vista mentale. Versante sul quale Larissa ha ammesso di aver avuto difficoltà quest’anno, superate proprio grazie al padre coach. Ma la misura in gara è mancata. Sia ai Mondiali che agli Europei. Nulla di avvicinabile a quei fantastici 6,91 metri che sono ancora record mondiale Under20. E soprattutto è mancata la continuità inseguita dal genitore allenatore. La prima parte della stagione servirà a recuperare quella. Poi, l’appuntamento da cerchiare in rosso fluo, saranno i Mondiali di Budapest, al via il 19 agosto. Con vista su Parigi.